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Sostituire l’olmo di Piazza Regina Margherita con dei “figli” curati dagli studenti delle scuole di Torella del Sannio.

Sostituire l’olmo di Piazza Regina Margherita con dei “figli” curati dagli studenti delle scuole di Torella del Sannio.

Lanciato il progetto “ColtiviaAMO Cultura – L’Albero dei Ricordi”

Torella del Sannio, 07 Novembre 2019 –  “Le radici profonde non gelano”. Così recitava un passaggio della “Poesia di Grampasso”, scritta da  Bilbo Baggins, personaggio immaginario creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien e reso famoso in tutto il mondo dalla Trilogia del Signore degli Anelli.

Purtroppo alcune volte il problema degli alberi non sono le radici e possono morire per motivi diversi ma come avviene per gli esseri umani, restando in tema tolkeniano, la loro stirpe può continuare per secoli, basta mettere a dimora le piantine che crescono ai loro piedi.

Alcuni giovani volenterosi torellesi, preoccupati dall’aggravarsi delle condizioni dello storico albero, dopo la capitozzatura di due anni fa, hanno preso spunto da questa riflessione ed hanno deciso di mettere a dimora alcune piantine di olmo.

Tre di queste vogliono essere donate, una ciascuno, ai livelli scolastici presenti a Torella del Sannio: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.  Una piantina da accudire e far crescere, per poi piantarla al posto del vecchio olmo l’anno prossimo oppure tra due/tre anni, per dargli modo di raggiungere dimensioni maggiori, anche se basterebbe recintare l’area per mettere in sicurezza la nuova pianta sin dall’anno prossimo.

Questa l’idea presentata alla dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Barone”, Dott.ssa Agnese Di Blasio, dal Presidente dell’Associazione Culturale Monongah che ha proposto di piantare, successivamente, le altre due piantine nell’area adiacente al monumento dedicato alle vittime di Monongah, dove il vecchio pino è stato abbattuto da un’acacia crollata a causa delle intemperie, e in un’altra area da individuare successivamente.

Qualcuno ha proposto di fare una colletta per acquistare un olmo molto più grande, racconta il presidente dell’Associazione Gianni Meffe, ma al di là del costo esiguo dello stesso, poche decine di euro, l’idea di “tagliare” il collegamento storico tra il vecchio olmo ed il futuro non piace a molti cittadini torellesi, legatissimi a quello che non è un semplice albero ma un ricordo caro a tutto il paese e che mette in connessioni diverse generazioni di abitanti, motivi per cui ho proposto alla dott.ssa Di Blasio il progetto “ColtiviaAMO Cultura – L’Albero dei Ricordi”.

Abbiamo scelto non di ripartire ma di continuare, grazie alle piantine che sono il proseguo della nostra storia e la connessione con il nostro passato, sino ad oggi rappresentato dall’olmo di Piazza Regina Margherita. Inoltre ritengo che sia bello affidare alla cura dei più giovani la custodia della nostra storia, che loro stessi devono conoscere e che devono alimentare con la loro voglia di fare e di studiare. Saranno proprio le nuove generazioni, continua Meffe, con le loro attenzioni a custodire la nostra storia e a farla crescere, dando alle piantine di olmo quella forza necessaria a vigilare su Torella nei secoli che verranno.

 

Qualcuno potrà osservare che ripartendo da una piantina di meno di due anni ci vorrà molto tempo per vederla grande come l’olmo di oggi, ma bisogna avere pazienza ed essere meno “egoisti”, bisogna pensare alle nuove generazioni e far capire loro che c’è bisogno di cura e di tempo per ottenere risultati importanti nella vita. In fondo, conclude Meffe, nemmeno i nostri avi di metà ottocento hanno avuto la fortuna di vedere l’olmo alto e rigoglioso come lo abbiamo conosciuto noi, ma in fondo un antico proverbio orientale ci ricorda che “chi pianta tamarindi, non raccoglie tamarindi” e noi dovremmo imparare a pensare di più al mondo che lasceremo alle generazioni future che ad “accellerare” il nostro tempo per ottenere qualcosa subito.

 

L’idea è stata apprezzata da molti cittadini ed è stato chiesto al Sindaco e al Consiglio di condividerla in modo unitario, perché quando si tratta della storia di Torella c’è bisogno di essere uniti, perché è solo l’unione che rende forte un progetto e una comunità.

L’idea dei promotori è quella di consegnare le piantine agli studenti, compatibilmente con i tempi di valutazione del progetto da parte della direzione scolastica, il 21 novembre prossimo, Festa dell’Albero ma per il luogo che le accoglierà bisognerà attendere le decisioni dell’Amministrazione comunale di Torella.

All’amministrazione comunale è arrivata anche un’altra proposta, da parte dei consiglieri comunali di minoranza che hanno chiesto che prima di procedere all’abbattimento dell’olmo si avvii una manifestazione di interesse, rivolta ai cittadini torellesi e a coloro che sono legati al nostro paese, per venire a conoscenza di eventuali persone interessate ad ottenere parti dell’albero, al fine di realizzare oggetti ricordo da donare alla comunità torellese, a quella ecclesiastica oppure da conservare direttamente.

Vuoi qualche informazione sull’Olmo? Visita il seguente link:

https://www.giardinaggio.it/giardino/alberi/l-olmo.asp

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